1° GIORNO: 25 ottobre – RIMINI / NEIVE / BARBARESCO / ALBA
Ritrovo dei sig.ri partecipanti nel luogo ed all’orario convenuto e partenza con Bus GT per il Piemonte. Incontro con la guida turistica a Neive. Visita guidata del centro storico di Neive che conserva un impianto medievale, fatto di stradine acciottolate che salgono verso la Torre dell'Orologio e di eleganti palazzi in cotto. È stato inserito nel club de "I Borghi più Belli d'Italia", creato dalla Consulta del Turismo dell'Associazione dei Comuni Italiani (ANCI). Dell’antico borgo rimangono alcune vestigia del ricetto, anche se l'antico castello andò precocemente distrutto nel 1276, e si è mantenuta l'atmosfera in virtù dalle tortuose stradine acciottolate che si dispongono ad anelli attorno alla sommità dell'altura o che salgono verso la Torre dell'Orologio (XIII secolo), simbolo dell'antica municipalità. Dall'alto del borgo si ha un'ampia vista delle colline circostanti coltivate a vite: è zona di produzione di grandi vini D.O.C e D.O.C.G. Spostamento verso Barbaresco. Visita guidata del centro storico di Barbaresco dove spicca la torre, la cui costruzione risale al secolo XVIII ad opera dei conti Galleani. Al centro sorge il castello, dotato originariamente di bellissimi giardini, di ampi saloni e soprattutto di cantine sotterranee di grande valore, è stato la sede della Cantina Sociale del Barbaresco voluta e realizzata dal Professor Domizio Cavazza, considerato il padre del vino Barbaresco. Ora il maniero ed in particolare l’altrettanto nobile parte interrata, è venuto in possesso della prestigiosa azienda vitivinicola Gaja, e dopo una radicale ristrutturazione, è tornato alla destinazione originaria. Passeggiando si potranno anche scorgere la Chiesa parrocchiale San Giovanni Battista, di stile barocco e di solida costruzione, e la chiesa di San Donato che è stata desinata ad accogliere l’Enoteca Regionale del Barbaresco. Tappa all’Enoteca Regionale del Barbaresco dov’è possibile effettuare una degustazione e acquistare. Spostamento verso Alba. Tempo libero per il pranzo. Proseguimento a piedi per il centro storico di Alba. Si visiteranno i beni culturali più significativi del centro storico: la Cattedrale di San Lorenzo, che custodisce il prezioso coro rinascimentale di Bernardino Fossati da Codogno, la Chiesa neoclassica di San Giovanni, dov’è possibile ammirare opere come il Macrino d’Alba e il Barnaba da Modena, la chiesa romanico-gotica di San Domenico (solo esterno), la chiesa barocca della Maddalena, costruita appositamente per ospitare le spoglie della Beata Margherita di Savoia, le torri medievali (esterno) e gli scavi romani del Tempio della Triade Capitolina (esterno). Passeggiando tra le vie, si racconteranno anche episodi significativi legati alla città di Alba, come i "23 giorni" descritti dalle parole di Beppe Fenoglio o la nascita della Fiera del Tartufo e del Palio degli Asini. Al termine delle visite trasferimento e sistemazione in hotel a Dogliani. Cena e pernottamento.
2° GIORNO: 26 ottobre – GRINZANE CAVOUR / DIANO d’ALBA / BAROLO / LA MORRA
Prima colazione in hotel. Trasferimento a Grinzane Cavour. Visita guidata al Castello di Grinzane Cavour, fortezza medioevale trasformata in residenza nel 1600. Il Conte Camillo Benso di Cavour, uno dei protagonisti dell’Unità d’Italia fu proprietario di questo Castello. Qui soggiornò tra il 1832 e il 1849, periodo in cui fu Sindaco del Comune di Grinzane. A lui si devono interessanti scoperte anche nel campo della viticoltura. Nel Castello sono conservati i suoi mobili, manoscritti e la Fascia Tricolore del Sindaco. In diverse sale è collocato un museo permanente, comprendente allestimenti sul Tartufo, rari oggetti dell’enogastronomia locale, ambientazione della cucina albese del ‘600 e dell’800, distilleria del ‘700, bottega del bottaio, contadinerie da cortile. Al termine trasferimento a Diano d’Alba per una degustazione private in una cantina locale. Proseguimento per Barolo. Tempo libero per il pranzo. Visita guidata al Borgo. Barolo non solo dà i natali all'omonimo e pregiatissimo vino, ma è anche il borgo medioevale che rappresenta una sorta di capitale per il territorio: se Alba è il centro nevralgico delle Langhe, un po' per la grandezza della città e un po' per l'importanza del tartufo bianco, Barolo costituisce il secondo polo di attrattiva, attorno al quale, sulle colline circostanti, sorgono altri magnifici e importanti borghi medioevali, quali La Morra, Serralunga, Castiglione Falletto, Roddi. Il territorio del Barolo è terra ricca di storia: una storia legata ai meravigliosi monumenti, alle rughe che segnano i volti degli anziani che ancora oggi lavorano questa terra e alle dolci colline che avvolgono il paese come in una culla. E il castello di Barolo raccoglie e amplifica questa eredità. Le visite proseguono con un tour panoramico della Langa del Barolo. Spostamento verso La Morra con sosta al belvedere da dove si potrà godere di un panorama mozzafiato su tutta la Langa del Barolo. Inoltre, c’è la possibilità di entrare presso la Bottega Comunale per effettuare acquisti. Rientro in hotel per cena e pernottamento.
3° GIORNO: 27 ottobre – POLLENZO / MONTICELLO d’ALBA / BRA / RIMINI
Prima colazione in hotel. Trasferimento a Pollenzo. Visita a Pollenzo, importante città romana presso la quale nel 402 d.C. avvenne la celebre battaglia, nel medioevo diviene centro benedettino della Novalesa-Breme oltre che delle monache di Caramagna. Nell’odierno Borgo si incontrano i resti di tombe e delle mura, nonché delle terme e il cosiddetto Turriglio e persino l’antico anfiteatro, riconoscibile dalla forma che le case hanno assunto ben visibile soprattutto dall’alto. A partire dal 1835, sull'area della città romana Pollentia, per volontà di Carlo Alberto nasce una Tenuta reale di casa Savoia. A fine degli anni 90 su iniziativa di Slow Food prende vita il progetto di recupero del grande complesso dell'Agenzia in cui oggi si trovano l'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, la Banca del Vino, l'Albergo dell'Agenzia con l'annesso Ristorante Garden. Il complesso carlo-albertino di Pollenzo è un sito iscritto al Patrimonio Mondiale Unesco "Residenze Sabaude". Spostamento verso Monticello d’Alba. Visita guidata al Castello privato dei Conti Roero di Monticello d’Alba, uno dei più autentici castelli medievali del territorio grazie anche al fatto che dal 1376 a oggi è di proprietà della stessa famiglia, i Conti Roero di Monticello d’Alba. Il Castello si sviluppa su tre piani sui quali sovrasta il passaggio di ronda munito di merlature ghibelline e di caditoie. Salendo lo scalone di pietra, si accede alla Sala delle Armi, dove si trova una raccolta di armi di varie epoche, ed attigua ad essa la Cappella votata a Santa Barbara. Al piano superiore, si può ammirare la Sala dei Quadri con i ritratti della famiglia dei Roero, e, sulla volta, gli stemmi delle mogli dei maschi primogeniti della famiglia. Proseguendo nel percorso si attraversa la Sala del Biliardo per poi accedere alla Galleria di Diana Cacciatrice, tipico esempio del Settecento piemontese. Il cortile, situato all'altezza del primo piano rialzato, presenta, ancora intatta l'antica struttura del Trecento. A fine visita, si effettuerà anche una breve passeggiata nel Parco realizzato all’architetto paesaggista dei Savoia Xavier Kurten nel 1800, per poter ammirare le torri e la struttura monumentale del castello. Spostamento verso Bra. Tempo libero per il pranzo. Visita guidata al centro storico di Bra, la città di Cheese, della Salsiccia di Bra, di Slow food e del Barocco piemontese. Un luogo magico tra Langhe e Roero. Bra è uno dei maggiori centri del Barocco Piemontese. Di grande impatto sono le imponenti costruzioni che si affacciano sulla vecchia piazza del mercato (oggi piazza Caduti per la Libertà), formando ideali cornici alla piazza stessa: il Palazzo Comunale, Palazzo Mathis, Palazzo Garrone e la chiesa di S. Andrea. Risalendo il Monte Guglielmo, punto più alto della città, si giunge nel parco della Zizzola, edificio a pianta ottagonale simbolo di Bra. Da Piazza Caduti per la Libertà è possibile risalire lungo Via Barbacana per giungere ad una delle opere d’arte più note della città: la Chiesa di Santa Chiara, progettata da Bernardo Antonio Vittone su commessa delle Monache Clarisse. E’ un vero capolavoro del rococò piemontese con una costruzione a pianta quadrilobata impostata su grandi pilastri che sorreggono la doppia cupola traforata (che il Vittone definì "cupola diafana") e il cupolino. La decorazione pittorica dell’interno è opera di Pietro Paolo. Al termine delle visite rientro alla località di origine con arrivo in tarda serata.
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE (min. 30 pax) € 310,00
supplemento singola € 45,00
HOTEL 4* STELLE